La struttura attuale della Stazione Termini di Roma fu inaugurata in occasione dell’anno santo del 1950 ed andò a sostituire il vecchio edificio in legno del 1867 progettato da Salvatore Bianchi.
I lavori interessarono l’area sul colle dell’Esquilino, in prossimità delle Terme di Diocleziano e da ciò probabilmente la stazione trae il proprio nome.
La firma dei progetti degli anni ’30 si deve all’architetto Angelo Mazzoni, mentre il complesso attuale fu definito dopo la guerra su disegno degli architetti Montuori e Vitellozzi. La struttura risultante della Stazione Termini è uno degli edifici più significativi della Roma moderna, caretterizzato essenzialmente dal contrasto fra i lunghi prospetti rettilinei degli edifici rivestiti in travertino e la forma curva della pensilina frontale.