Il quartiere Trieste, il diciassettesimo di Roma, è compreso fra via Salaria, Viale Regina Margherita, Via Nomentana e il fiume Aniene. Fra i quartieri con cui confina, possiamo ricordare quello dei Parioli, il Salario, il Nomentano, il Pinciano, Prati Fiscali e Monte Sacro. Venne ufficializzato nel 1926.
La zona è stata abitata fin dall’era primitiva, e in seguito i sabini vi crearono un centro abitato ( i cui resti sono visibili ancora oggi ); ovviamente anche i romani colonizzarono la zona, che iniziò comunque ad essere molto frequentata solo quando vennero messe in essere le prime catacombe ( fra cui le famose e antiche Catacombe di Priscilla ).
Lo sviluppo urbano nei secoli successivi, soprattutto durante il Rinascimento e nei periodi seguenti, fu limitato ad alcune ville nobiliari e a casali rustici.
Dopo l’Unità d’Italia, la zona di Monte Antenne viene fortificata a causa della sua posizione ottimale, e ai suoi piedi viene fondato il Tennis Club Parioli, che sforna numerosi campioni.
Nei primi trenta anni del secolo la zona mantenne la destinazione a edilizia residenziale di qualità e vennero edificati palazzine come Villa Lancellotti e Villa Chigi, destinate agli impiegati statali, e il quartiere Coppedé, particolarissimo nel suo stile liberty; in quegli anni venne anche costruito il Parco Nemorense (o Parco Virgiliano).
Negli anni ’70 il quartiere subì un’ulteriore urbanizzazione: in quegli anni venne edificato il mitico Piper, dove si esibirono anche i Pink Floyd e i Beatles.
In zona, numerose le attrazioni culturali e turistiche, che si possono scoprire soggiornando in uno degli hotel del quartiere Trieste: esistono infatti molte Catacombe ( quelle dei Giordani, di Priscilla, di Sant’Ilaria, di Trasone, di Via Anapo ), chiese ( come Santa Maria Addolorata, Sant’Agnese fuori le mura, Santa Maria Goretti, San Saturnino etc…) e monumenti, come la Batteria Nomentana e la Sedia del Diavolo.
Da visitare anche le ville della zona, fra cui spiccano Villa Leopardi, Villa Paganini, Villa Chigi e Villa Albani-Torlonia ( che ospita opere di Nicolò da Foligno, Perugino, Van Dyck, Tintoretto, Ribera, Guercino, Vanvitelli etc… ).
Numerose le personalità di spicco che hanno abitato il quartiere Trieste ( come Mussolini, Badoglio, Ciano, Veltroni, Fini, Bertinotti, Ciampi, oltre a diversi artisti ), così come molti sono i registi che hanno scelto i luoghi della zona per i loro film: si pensi ad esempio a Ettore Scola, a Luigi Comencini, a Vittorio De Sica, a Dario Argento.
Il quartiere Nomentano (il quinto di Roma, nato nsieme ad altri 14 nel 1911) è situato a ridosso delle Mura Aureliane, e compreso fra i quartieri Salario, Trieste, Tiburtino, Pietralata e il rione Castro Pretorio. Costruita fra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX ( di quel periodo è ad esempio il Policlinico Umberto I ), la zona ha avuto un forte sviluppo come area residenziale nel Ventennio fascista e nel secondo dopoguerra.
La zona quindi, a vocazione residenziale fin dalla sua edificazione, ha visto una moltiplicazione degli uffici che pian piano hanno cominciato a sostituire le palazzine delle abitazioni private; la pratica è stata comunque vietata dal piano regolatore, anche in seguito alla strenua opposizione degli abitanti del quartiere.
Numerosi i luoghi di interesse turistico e religioso che è possibile visitare soggiornando in uno degli alberghi o hotel del Nomentano a Roma, fra cui spiccano il monumentale Palazzo delle Poste Italiane in Piazza Bologna, il complesso religioso di Sant’Ippolito, il Comando Generale della Guardia di Finanza Caserma Piave, l’Accademia Germanica, le Catacombe di San Nicomede, il Corpus Domini, la parrocchia di Santa Francesca Cabrini, quella di San Giuseppe e quella di Sant’Orsola.
Numerose anche le ville da vedere, fra cui Villa Massimo, Villa Blanc e Villa Mirafiori, sede della Facoltà di Filosofia e di Lingue dell’Università degli Studi “Sapienza”.
Essendo destinata da sempre al ceto medio-alto, in zona abitano numerosi personaggi famosi fra attori, cantanti, scrittori, politici, medici e premi Nobel.
Il quartiere Salario, il quarto di Roma, venne ufficialmente istituito nel 1921, insieme ad altri 14. È delimitato da altri distretti ( Trieste, Nomentano, Pinciano ) e dal rione Sallustiano. Il quartiere prende il nome dalla via Salaria e si configura come il più piccolo di Roma, dopo essere stato ridotto per via della nascita dell’allora quartiere Savoia, oggi Trieste.
Il quartiere Salario, così come è oggi configurato, ha una storia recente: la sua urbanizzazione, oltre Porta Pia, avviene in seguito al piano regolatore del 1883, quando inizia la costruzione di numerosi palazzi e ville ( nei dintorni di Villa Torlonia ), fra cui vanno ricordate Villa Olgiati (rasa totalmente al suolo in seguito all’assedio del 1849 ), Villa Borghese ( che appartiene però al quartiere Pinciano ), Villa Patrizi e Villa Bolognetti ( che è stata eliminata per far posto al Protettorato di S. Giuseppe ).
Altri tre piani regolatori (1909, 1931 e 1957 ) completano l’area edificata, saturando le aree ancora libere. Oltre alle splendide ville, un turista che decida di soggiornare in uno degli hotel del Salario ha la possibilità di visitare anche le interessanti chiese di Santa Maria della Mercede e Sant’Adriano.